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Immagine del redattoreZaira Salemi

Ossessioni Alimentari: che cosa sono e da che cosa sono scatenate?

Aggiornamento: 29 mag 2023


ossessioni per il cibo

Pensare per molte ore al giorno a quando mangerò o a cosa mangerò al prossimo pasto, cercare insistentemente ricette o seguire profili o pagine che parlano di cibo potrebbe costituire una vera e propria ossessione alimentare che peggiora significativamente la qualità della vita.

Nella mia esperienza clinica con centinaia di persone che soffrono di disturbi dell'alimentazione e della nutrizione ho potutto osservare come qualunque frase, letta o sentita, possa diventare un pensiero ossessivo, dal più generico "il latte vaccino fa male" o "la pasta fra ingrassare" al più specifico "mangia solo ciò che contiene meno dello 0,5% di zuccheri" o "non mangiare niente che non provenga da KM0 o da agricoltura biologica".

Le infinite ossessioni per il cibo si configurano spesso come una via di mezzo tra un disturbo alimentare e un disturbo ossessivo compulsivo ma di seguito troverai maggiori informazioni:




Differenza tra disturbo ossessivo compulsivo e disturbo dell'alimentazione e della nutrizione


Quando si parla di ossessioni alimentari la nostra memoria ci ricorda le ossessioni del disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Sebbene alcuni meccanismi siano molto simili si tratta di due disturbi diversi e separati: le ossessioni nel disturbo ossessivo compulsivo sono dei pensieri o delle immagini o delle sensazioni o dei suoni che risultano per la persona intrusivi e disturbanti, creano uno stato di ansia molto elevata e la persona cerca di placarsi attraverso l'attuazione di comportamenti compulsivi detti appunto compulsioni.

Quando questa dinamica riguarda il cibo, il peso o la forma del corpo solitamente non si parla di disturbo ossessivo compulsivo ma siamo nell'ambito del disturbo alimentare, questa è una prima differenza.

Inoltre c'è anche un altro aspetto molto importante relativo all'egosintonia/egodistonia del disturbo, termini tecnici che fanno riferimento a questo concetto: nel disturbo ossessivo compulsivo la persona farebbe di tutto pur di non avere quell'ossessione, se potesse liberarsene da un momento all'altro lo farebbe mentre invece nel disturbo del comportamento alimentare la questione è un po' più subdola perché la persona pensa che quelle ossessioni sul peso, sull'alimentazione come ad esempio le diete rigideo le regole alimentari molto ferre siano utili per poter mantenere il controllo sul proprio corpo o sul proprio peso e quindi non se vuole separare molto facilmente.

Ad ogni modo perché si incrociano questi due disturbi? Perché a volte ci può essere un po' di confusione nell'interpretazione di sintomi, ma l'egosintonia/egodistonia permette a noi clinici di porre una diagnosi differenziale e trattare il disturbo con il protocollo corretto.



Quale è il fattore scatenante per eccellenza delle ossessioni alimentari?


Il fattore scatenante per eccellenza delle ossessioni alimentari è la restrizione calorica o dietetica e/o il sottopeso derivante dalla restrizione calorica. Ho parlato degli effetti del sottopeso e delle etichette secondo il quale si interpreta il peso attraverso l'indice di massa corporea o BMI nei blogpost precedenti quindi vai a leggerli per saperne di più.

Studi scientifici sia datati che recenti dimostrano che la restrizione calorica e/o il sottopeso derivante dalla restrizione calorica costituiscono il fattore scatenante per eccellenza delle ossessioni alimentari e dei comportamenti rituali nei confronti del cibo o dell'attività fisica.


Le conseguenze delle ossessioni: i comportamenti ritualizzati


rituali anoressia

Nel disturbo alimentare i pensieri ossessivi sono prevalentemente rivolti al controllo dell'alimentazione (ad esempio calcolando le calorie) del peso e della forma del corpo. Nel momento in cui la persona prima o poi trasgredisce a queste regole imposte dalle ossessioni la persona manifesta uno stato di agitazione, di ansia, di senso di colpa ed è indotta a mettere in atto dei comportamenti compulsivi con l'obiettivo di calmarsi. In un mio video sulle conseguenze del sottopeso probabilmente hai già sentito che una delle conseguenze delle ossessioni sono l'ossessività intensificata e un comportamento ritualizzato. Nel disturbo alimentare questi comportamenti rituali sono estremamente conservabili, ad esempio: la persona si approccia al pasto con una certa metodicità, sente l'esigenza di mangiare allo stesso orario o nello stesso posto, allo stesso tipo di tavola o di apparecchiamento, altre volte le persone in modo ritualizzato tagliano i bocconi in parti uguali, contano quanti bocconi stanno facendo, masticano molto lentamente, contano quante volte masticano, possono essere molto lente nel compiere quest'atto di mangiare o fare delle lunghe pause, rigirare la pietanza nel piatto più volte, spostarla, far passare del tempo: comportamenti come questi indicano che si sta mettendo in atto un comportamento ritualizzato provocato proprio dalla restrizione calorica.


Attività fisica come rituale


correre per bruciare calorie

Un altro comportamento ritualizzato molto evidente che possiamo osservare come effetto del sottopeso da restrizione calorica in alcuni individui è l'attività fisica svolta con una durata o con una frequenza o con una intensità eccessive.

Cosa intendo per eccessiva?

Quando la sua durata, la sua frequenza o la sua intensità superano lo stato di benessere che una persona può ottenere attraverso l'esercizio dell'attività fisica, ovvero quando l'obiettivo non riguarda più la salute. Non è previsto per la buona salute ad esempio che lo sforzo sia così intenso da farsi male o dal continuare a praticare sport nonostante si abbia male a una caviglia o a una spalla.


L'argomento delle ossessioni può sembrare marginale nel trattamento del disturbo alimentare mentre è centrale perché nei casi in cui c'è un sottopeso da restrizione calorica le ossessioni aumentano in frequenza e intensità al punto che non si riesce a seguire neppure la psicoterapia. In moltissimi casi la guarigione inizia dalla riabilitazione del corpo, nutrirsi più adeguatamente, in modo da diminuire tutti quei comportamenti ritualizzati, indebolire le ossessioni e aprirsi all'esperienza trasformativa della psicoterapia. Se desideri vedere il video in cui parlo delle ossessioni alimentari clicca qui sotto:


ossessioni alimentari

Un'esistenza costellata dalle ossessioni peggiora significativamente la qualità della tua vita, erode lo spazio mentale e l'energia per dedicarti ad altre attività piacevoli e ti fa sentire alienato e incompreso nelle relazioni sociali.


Grazie alla psicoterapia per il DOC o i Disturbi alimentari oggi puoi guarire dalle ossessioni, di qualunque tipo esse siano: prenota la tua prima seduta con me e se hai domande scrivile qui sotto, sarò felice di risponderti.

Al tuo benessere,

Zaira Salemi Psicologa Psicoterapeuta

A Milano e Online

Creatrice del Metodo Fiorisci: Libera dal cibo e felice


P.S. Vieni sul mio profilo Instagram e sulla mia pagina facebook , ti aspetto

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