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Tecnica EMDR: cos’è e come cura i traumi psicologici

Aggiornamento: 2 feb


tecnica emdr 2 dita che si muovono

La tecnica EMDR, o metodo EMDR, viene utilizzata come approccio psicoterapico per il trattamento di traumi e stress psicologici di entità lieve o elevata.

È un metodo raccomandato anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dopo che numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di questo trattamento su persone che sono riuscite a migliorare la loro qualità di vita dopo aver subito eventi dolorosi.


EMDR significato


EMDR è l’acronimo inglese di “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” (tradotto: desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), un approccio terapeutico scoperto e sviluppato dalla psicologa e ricercatrice statunitense Francine Shapiro.

Casualmente sperimentò su sé stessa che alcuni movimenti oculari avevano ridotto in lei la sensazione di stress causato da ricordi traumatici. Da questa scoperta decise di approfondire gli studi fino a sviluppare poi, nel 1989, la tecnica EMDR.


Cosa sono i traumi psicologici

metodo emdr trauma psicologico

Un trauma psicologico è la conseguenza di aver vissuto un evento doloroso (di natura fisica o emotiva) o di forte stress che provoca ferite emotive di carattere più o meno elevato.

Ha un impatto negativo sulla vita della persona, non riesce a vivere la quotidianità come prima dell’evento a causa di pensieri o immagini disturbanti e sensazioni fisiche disagevoli.

Inoltre altera la percezione che l’individuo ha di vedere il mondo, sé stesso o gli altri.


In psicologia distinguiamo 3 tipi di traumi:

  • Secondo il DSM-5 (il Manuale diagnostico e statistico dei mentali) il trauma psicologico riguarda un’esperienza dolorosa in cui la persona è stata esposta al pericolo di morte o situazioni che hanno minacciato l’integrità fisica e psicologica propria o altrui. Ne sono esempi: un incidente stradale, un'aggressione, un terremoto, un alluvione.

  • Traumi che non riguardano la minaccia di essere in pericolo, ad esempio i traumi da eventi o situazioni che irrompono nella vita di persona all’improvviso cambiandone la traiettoria di sviluppo, come la separazione dei propri genitori, scoprire il tradimento da parte del proprio partner o un licenziamento percepito come ingiusto.

  • Traumi da neglect, ovvero da negligenza, che non avvengono all’improvviso ma spesso sono sperimentati dall’individuo da sempre, come la come la mancata attenzione del soddisfacimento dei bisogni fondamentali fisici ed emotivi di un bambino ad opera degli adulti che si prendono cura di lui. Esempi classici sono la mancanza di manifestaizoni di affetto, di contatto corporeo o di validazione emotiva vissuta durante l’infanzia.


All’interno di queste 3 categorie di traumi possiamo differenziarli ulteriormente in traumi grandi (T) e traumi piccoli (t)


Traumi grandi (T)


I traumi grandi sono collegati a eventi oggettivamente dolorosi che possono riguardare un evento singolo come ad esempio lo tsunami, oppureripetuti come essere stati picchiati più volte dai propri genitori durante l’infanzia.


Alcuni esempi di traumi grandi sono:

  • incidenti

  • disastri naturali (sisma, alluvione)

  • conflitti a fuoco

  • abusi fisici, psicologici o sessuali

  • violenza domestica

  • attentati

  • bullismo e cyberbullismo

  • lutto.


Traumi piccoli (t)


I traumi piccoli sono esperienze soggettivamente dolorose che ugualmente vanno a intaccare negativamente il benessere psicologico della persona e molto spesso le sue relazioni future.

Proprio per la na tura soggettiva di questi traumi con la t minuscola, possiamo affermare che tutti abbiamo subito dei traumi ma a volte l’elaborazione è stata spontanea, altre volte è rimasta bloccata.


Alcuni esempi di traumi piccoli:

  • aver subito critiche o umiliazioni dalle figure di riferimento genitoriali o scolastiche

  • essere cresciuti in un ambiente rigido e ostile

  • essere stati costretti a compiere delle scelte

  • esperienze di esclusione sociale

  • essere stati inibiti o umiliati nell’espressione delle proprie emozioni

  • essere stati lasciati dal proprio partner

  • aver perso il lavoro.


Come si reagisce a un evento traumatico


Di fronte a un evento traumatico, come quelli sopra elencati, non tutte le persone reagiscono allo stesso modo.

Ci sono persone che elaborano l’evento naturalmente e i ricordi traumatici con il passare del tempo diventano neutrali e fonte di crescita personale.

Altre invece, anche a distanza di tempo, non riescono a superare il trauma e la sofferenza è sempre costante. Questo malessere può dare origine a disturbi da stress post-traumatico (PTSD) o altri sintomi fisici ed emotivi e quindi nasce l’esigenza di un aiuto terapeutico.


In una persona che ha subito un trauma psicologico possiamo trovare uno o più di questi sintomi:

  • tachicardia

  • insonnia e incubi

  • paura di rimanere da soli

  • senso di irrealtà

  • ansia o paura

  • pensieri o immagini involontari su ciò che è accaduto che creano disturbo

  • senso di colpa

  • vulnerabilità.


Con quali disturbi viene usato il metodo EMDR?



metodo EMDR traumi psicologici

L’EMDR è una terapia adatta a bambini, adolescenti e persone di tutte le età e viene utilizzata non solo per trattare traumi psicologici piccoli e grandi.


L’EMDR è il trattamento di eccellenza evidence-based per curare il PTSD, ovvero il Disturbo Post Traumatico da Stress.


Inoltre studi degli ultimi 20 anni e le ricerche ancora in corso, hanno dimostrato che è un metodo che produce risultati clinici positivi anche nel trattamento di disturbi quali:

  • fobie

  • disturbo d’ansia generalizzata e ansia da prestazione

  • disturbo da attacchi di panico

  • lutto complicato

  • disturbo da dismorfismo corporeo

  • sindrome da riferimento olfattivo

  • disturbi della condotta

  • dolore cronico

  • depressione

  • dipendenze affettive.


In cosa consiste il metodo EMDR


Il cervello è un potente e complesso sistema di elaborazione autonomo delle esperienze, sia positive che negative, che trasforma in esperienze di apprendimento attraverso il Sistema Autonomo di Elaborazione.

Ad esempio quando un bambino scende per la prima volta uno scalino da solo e inciampa, il suo cervello elabora l’informazione e quindi il bambino la prossima volta sa che dovrà tenersi al corrimano o procedere con più cautela per non farsi male.

Succede però che quando un evento si rivela troppo stressante emotivamente, il cervello si blocca nella sua azione di elaborazione.

Seguendo lo stesso esempio che ti ho mostrato prima, il bambino mentre scendeva lo scalino ha battuto anche la testa, si è fratturato il naso ed è dovuto correre in ospedale.

In questo caso ci troviamo di fronte a un evento di elevato stress per il bambino in seguito a ciò che gli è accaduto.

Quando si vivono esperienze dolorose di questo tipo (o più gravi come abbiamo visto prima) possono rimanere bloccati dei ricordi dolorosi che il nostro cervello non riesce a elaborare correttamente.

Nell’esempio del bambino che scende le scale, il piccolo potrebbe non esser riuscito a elaborare l’esperienza negativa a causa dell’elevato stress e potrebbe iniziare a sperimentare la fobia delle scale, mettendo in atto comportamenti di evitamento delle scale, sperimentando ansia, sintomi fisici, flashback o incubi.

Questo blocco emotivo rimane in una rete neurale e l’EMDR serve proprio a scioglierlo così che il cervello poi possa continuare a elaborare da solo come fa in tantissime altre situazioni.

La tecnica EMDR infatti, si è rivelata essere tra le più efficaci per la rielaborazione di un trauma psicologico e il superamento dello stress post-traumatico, e in molti casi, si sono ottenuti risultati positivi in tempi più brevi rispetto a un classico percorso di psicoterapia.



EMDR: come funziona


emdr in cosa consiste movimenti oculari

Prima di iniziare la terapia con l’EMDR lo psicoterapeuta effettua uno o più incontri conoscitivi con il paziente perché possa conoscere il suo stato emotivo e creare un piano terapeutico dedicato.

Nei miei percorsi psicologici l’EMDR riguarda un insieme di sedute che si inseriscono all’interno della terapia cognitivo comportamentale.


Durante le sedute di EMDR, il paziente descrive il trauma vissuto e successivamente il terapeuta inizia il processo di desensibilizzazione nei confronti del ricordo traumatico utilizzando la stimolazione bilaterale alternata oculare, tattile o uditiva.

I movimenti oculari sono tra le stimolazioni più utilizzate.

In questo caso il terapeuta muove le dita in un senso e nell’altro e il paziente è invitato a seguire i suoi movimenti.

Se non ci sono le condizioni per effettuarlo, si può ricorrere ad altre forme di stimolazione bilaterale come il tapping (tamburellamenti sulle mani del paziente) o la stimolazione bilaterale acustica, con suoni che il paziente ascolta in cuffia in modo alternato.

Attraverso la stimolazione bilaterale alternata, i ricordi traumatici perdono la loro potenza negativa e il cervello inizia a elaborarli in modo da ridurre o eliminare i sintomi psicologici. Questo processo di autoguarigione del cervello è ciò che rende l’EMDR un metodo naturale e senza controindicazioni.



Tecnica EMDR: video


Immaginare l’efficacia di un metodo di questo tipo che utilizza la stimolazione bilaterale alternata, può essere difficile. Per questo ho pensato di mostrarti praticamente come si svolge una seduta di terapia EMDR, o meglio, come si attivano i movimenti oculari durante una seduta EMDR.




EMDR, quante sedute servono?


Ogni paziente ha una storia e un vissuto differenti, quindi la durata della terapia con EMDR cambia per ognuno.

Nel caso in cui si deve trattare un singolo evento traumatico, potrebbero essere sufficienti poche sedute per notare già risultati positivi.

Ripetuti studi hanno dimostrato che nel caso del PTSD ad esempio, possono occorrere tra le 3 e le 6 sedute di EMDR (inserite nel percorso di psicoterapia) per ottenerne già i benefici.

Per situazioni più complesse, soprattutto traumi da neglect, traumi cumulativi o abusi subiti per lungo tempo però il percorso può essere più lungo.

Si consiglia comunque di iniziare la terapia EMDR entro i primi 3 mesi dall’evento traumatico in modo da potenziarne l’efficacia.


Chi può praticare EMDR


L’EMDR è una terapia che viene trattata attraverso modalità differenti dalla tradizionale psicoterapia quindi può essere effettuata solo da un terapeuta EMDR certificato che abbia fatto formazione con l’unica associazione autorizzata a livello internazionale: l’Associazione EMDR Italia.

Sul sito ufficiale dell’Associazione troverai tutti i terapeuti che si sono formati adeguatamente, regione per regione, e nell’elenco della Lombardia selezionando la provincia di Milano potrai trovare anche il mio nome. Puoi verificare cliccando su questo link.


Come fare EMDR online?



Con l’arrivo della pandemia si è reso necessario trovare una soluzione per effettuare la tecnica EMDR anche a distanza per continuare ad aiutare il paziente nell’elaborazione dei suoi traumi.

Si è trovata così un’alternativa per utilizzare l’EMDR anche online tramite dei software appositi che simulano la stimolazione bilaterale alternata che utilizza a distanza il terapeuta in seduta con il proprio paziente.

A ogni modo, è compito del terapeuta valutare la possibilità di effettuare l’EMDR online dopo la prima fase conoscitiva con il paziente.


È possibile fare EMDR da soli?


Trattandosi di una tecnica terapeutica è necessario che venga effettuata con il proprio terapeuta e non da soli.

La tecnica dell’EMDR è un sistema di elaborazione che va affiancato al dialogo con il proprio terapeuta perché il metodo risulti efficace.

Inoltre stimola sensazioni forti ed evoca ricordi che possono essere dolorosi da gestire in autonomia, per questo evitare di fare EMDR da soli è importante per la propria salute mentale.


Ciò che invece si può fare da soli è un esercizio che il terapeuta insegna al paziente prima di iniziare le sedute EMDR. Si tratta della cosiddetta tecnica del “posto sicuro”, un insieme di metodi che consentono al paziente di ritrovare la calma ogni volta che emozioni e sensazioni lo riportano a rivivere il proprio trauma.


EMDR: testimonianze di pazienti


Qui di seguito puoi leggere le testimonianze di chi ha effettuato un percorso terapeutico affiancato dalle sedute di EMDR:




Hai bisogno di supporto psicologico per superare un trauma?


Contattami a questa pagina oppure fissa una prima seduta con me in studio a Milano oppure online.






Durante il nostro primo incontro potrò raccogliere tutte le informazioni necessarie ad inquadrare il tuo caso e illustrarti il percorso più adatto a te, comprese le sedute EMDR.


Se vuoi contattarmi o condividere le tue impressioni puoi farlo qui sotto, sarò felice di leggerti.


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Zaira Salemi

Psicologa Psicoterapeuta

A Milano e Online









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