top of page

Perchè dare regole e limiti ai propri figli: La storia di Marco

Aggiornamento: 29 mag 2023


Bambini senza regole


Tra le numerose capacità genitoriali che servono per crescere i figli ce n'è una molto importante che ha subito grandi sconvolgimenti negli ultimi 50 anni: la capacità di dare limiti e regole adeguati ai nostri figli.


Se i nostri genitori o i nostri nonni deficitavano molto in empatia, validazione delle emozioni e altre capacità della sfera più affettiva, credevano però fermamente nel valore di dare le regole ai propri figli. A volte i metodi usati erano molto discutibili, direi sbagliati e nocivi per lo sviluppo di una personalità sicura (botte, sculaccioni, punizioni, privazioni) ma l'intenzione era sana.


Oggigiorno invece, grazie alla diffusione di massa della psicologia, i genitori sono molto più affettivi e portati ad empatizzare con i figli ed è un bene.


Peccato che spesso sia sfuggita di mano l'importanza di dare le regole ai propri figli accanto all'empatia e se non ne siamo capaci in quanto genitori è bene impegnarsi per imparare.


Sotto questo punto di vista essere un buon genitore significa saper trovare il giusto equilibrio tra il piano affettivo e il piano normativo.


bambini senza regole
bambini senza regole

Perchè i bambini hanno enorme bisogno di regole e limiti?

"Va beh... anche se la regola è lavarsi le mani prima di mangiare, non fa niente se non lo fa ... morirà mica per questo?" - Ovvio che no, non morirà!


Le conseguenze importanti non sono quelle che riusciamo a vedere sul breve periodo ma sono quelle che osserveremo sul lungo periodo quando si ritroverà da solo nella comunità.


Per questo motivo mi piace parlare di educazione a lungo termine e di genitorialità a lungo termine.

Se un bambino non impara da piccolo in famiglia, ovvero nell'ambiente protetto, a rispettare le regole dovrà necessariamente farlo fuori di casa, nell'ambiente in cui vivrà (scuola, gruppo di amici, lavoro, ecc.) e immaginerete bene che gli estranei non useranno i guanti bianchi per insegnare le regole ai nostri figli.


Vantaggi di dare regole e limiti ai figli


Ci tengo ad elencare qui di seguito quali sono i vantaggi di un'educazione a lungo termine che aiuti i bambini ad apprezzare il valore delle regole e a rispettarle. Limiti e regole servono:


  • per imparare ad aspettare, imparare il tempo dell'attesa, perchè difficilmente si può avere tutto subito, ma attendere aumenterà la gioia e la gratificazione nel momento della realizzazione.

  • per imparare a tollerare la frustrazione rispetto a qualcosa che non è andato come i bambini avrebbero voluto

  • per imparare fino a che punto possono insistere per intervenire sull'ambiente e sulle persone

  • per imparare ad accettare ciò che non si può cambiare

  • per imparare a contrattare nei casi di disaccordo

  • per imparare il rispetto verso gli altri nella gestione del conflitto

  • per imparare che esistono delle conseguenze alle proprie azioni, positive o negative

  • per imparare qual'è il loro spazio d'azione, ciò su cui hanno il potere di decidere e ciò su cui non ce l'hanno ancora e i genitori decideranno per il loro bene. Il mondo è percepito in modo troppo ampio per i bambini, se i genitori delimitano gli spazi in cui muoversi per loro sarà più facile sviluppare spazi d'azione sempre più grandi man mano che crescono.

  • per sviluppare aspettative realistiche riguardo agli altri e all'ambiente in cui vivono.



Quali sono le conseguenze di un'educazione senza regole?


figli senza regole
figli senza regole

Per spiegare bene le conseguenze di un'educazione senza regole e limiti oggi vi racconto la storia di Marco, un bambino dal temperamento sanguigno, cresciuto senza limiti e regole.


I suoi genitori, per le più disparate ragioni, non sono riusciti ad insegnare a Marco limiti e regole.


Ci hanno provato, ma Marco era così insistente che per amor della pace finivano per cedere al suo volere la maggior parte delle volte.


Purtroppo Marco ha avuto problemi di comportamento già a partire dalla scuola dell'infanzia e in diversi contesti sociali che ha frequentato fino all'adolescenza, come i campus estivi e i corsi extrascolastici, persino alle feste di compleanno.


L'unico contesto in cui Marco stava alle regole era il corso di Karate che ha frequentato in terza elementare. Il maestro di Karate era piuttosto capace nel dare limiti e nel far rispettare le regole. Peccato che ad un certo punto Marco abbia dichiarato di non voler più frequentare il corso ed i genitori abbiano lasciato che lui decidesse.


Che adulti diventano i bambini cresciuti senza regole?

Oggi Marco è cresciuto, non vive più in famiglia, non si relaziona più con genitori che lo proteggono e lo accontentano sistematicamente. Ormai è un giovane uomo e si trova ad affrontare le sfide tipiche della sua età: scuola, amici, esami all’università, primi amori, amicizie, litigi, ricerca del lavoro, ecc.

Ecco come si comporta Marco in relazione alle capacità richieste dall’ambiente:

  • SAPERE ASPETTARE: Marco fa un colloquio di lavoro ma non riesce a tollerare l’attesa per sapere l’esito. E’ infastidito per non aver ricevuto un riscontro subito e non riesce ad accettare che lo facciano attendere. Il giorno successivo ricontatta il selezionatore chiedendo se ha superato il colloquio. Come potete immaginare la sua candidatura viene cestinata.


  • TOLLERARE LA FRUSTRAZIONE: Marco si aspetta un bel voto all’esame in università, magari un 28. E invece viene bocciato. Non riesce a tollerare questa frustrazione, si arrabbia molto, non mette in discussione la sua preparazione ma se la prende con il professore dandogli dell’incompetente. Per i prossimi esami non pensa affatto di prepararsi meglio ma pensa che sia il caso di rinunciare agli studi per evitare nuovamente l’esperienza frustrante di una eventuale bocciatura.


  • ASPETTATIVE REALISTICHE / CONTRATTAZIONE E RISPETTO DEGLI ALTRI: Marco e i suoi amici stanno organizzando un viaggio. Marco desidera dormire in hotel e visitare le capitali europee. La maggior parte degli amici concorda sulle mete proposte da Marco ma preferisce dormire in ostello. Marco si aspetta che tutti modifichino le proprie preferenze per lui. Questo non avviene e Marco si sente incompreso. Ritiene che gli amici non tengano abbastanza a lui e rinuncia alla vacanza. Passa l’estate da solo.


  • FINO A CHE PUNTO INSISTERE: La fidanzata di Marco si innamora di un altro ragazzo e lo lascia. Marco non sa accettare le scelte altrui quindi continua ad insistere nel riconquistarla. Dato che non ha imparato fino a che punto è legittimo insistere, continua a disturbare la sua ex pretendendo che lei torni da lui. E’ arrabbiato, offeso ed è convinto che insistendo otterrà ciò che desidera. La ragazza minaccia di sporgere denuncia se viene ancora disturbata.


  • ESISTONO DELLE CONSEGUENZE: Marco, alle prime armi con la guida dell’auto, danneggia una macchina parcheggiata. Dato che non c’è nessuno nei paraggi, fugge via sperando di farla franca. Dalle videocamere di sorveglianza verrà identificato e oltre al risarcimento del danno, riceverà anche una multa.


  • ACCETTARE CIO’ CHE NON SI PUO’ CAMBIARE: Marco sviluppa una malattia della pelle per cui non esiste cura. Tenta tutti i rimedi possibili ma senza risultato. Non accetta che esista qualcosa che non possa modificare. Passa la vita a lamentarsi per ciò che gli è successo e si isola dal mondo. L’unica cosa che non tenta di cambiare è il suo atteggiamento nei confronti della malattia.


  • SPAZIO D’AZIONE: Marco ottiene il suo primo lavoro da apprendista. Ha una lista di compiti e mansioni ma fatica a stare dentro al suo spazio. Preferisce le attività direttive e comincia a dare compiti da svolgere ai suoi colleghi. Questo comportamento non è apprezzato dai colleghi che tenderanno ad isolarlo. Riceverà una lettera di richiamo dal capo.

Eccoci giunti alla fine di questa storia.


Ora posso dirti che questa non è solo la storia di Marco ma si tratta delle vere storie di ragazzi e giovani adulti cresciuti senza regole che seguo ogni giorno nel mio studio.


A volte sono i genitori a chiedere aiuto attraverso il servizio di sostegno alla genitorialità, quando i figli sono a casa ancora con loro.


A volte sono i giovani a chiedere aiuto perchè iniziano a sentirsi arrabbiati e depressi dato non riescono a realizzarsi, non hanno sviluppato autodisciplina, non riescono ad essere costanti e ad accettare delusioni o fallimenti.


Se desideri una consulenza finalizzata a migliorare la relazione con tuo figlio o ad aiutarlo nel suo percorso di crescita puoi prenotare la tua prima seduta per genitore con me:



E tu cosa ne pensi dell'educazione a lungo termine?


Fammelo sapere nei commenti, sarò felice di risponderti.



Zaira Salemi

Psicologa Psicoterapeuta

A Milano e Online



668 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page